Per ciascun ospite sarà concordato un progetto Terapeutico-Riabilitativo personalizzato che sia centrato sui bisogni e attitudini individuali, per cui obiettivi e tempi saranno costantemente monitorati nei diversi momenti del percorso del paziente. Pur non essendoci un percorso standard valido per tutti, è possibile individuare alcune invarianti comuni che corrispondono ai diversi momenti del percorso terapeutico-riabilitativo.
I momenti fondamentali del percorso dell'ospite in Comunità sono:
- l'ingresso e l'accoglienza
- il momento centrale
- l'uscita e il dopo
Dopo una fase di avvicinamento graduale, nella quale ospite ed équipe valutano reciprocamente l'eventualità di un percorso comune e ponderano le aspettative, il periodo dell'accoglienza è il momento nel quale l'ospite entra gradualmente nel "campo mentale" della Comunità e del suo gruppo. Sia l'équipe che i compagni approfondiscono la conoscenza reciproca, lasciano al nuovo ospite la possibilità di coordinarsi, di relazionarsi, di orientarsi nel nuovo ambiente, ma anche di "accomodarsi" in esso (anche perché è frequente il caso di pazienti da poco usciti da situazioni acute). In questa fase l'équipe è in una posizione di ascolto e di osservazione rispetto ai bisogni e alle potenzialità dell'ospite. Egli viene invitato ed aiutato a partecipare alla vita della Comunità e alle sue diverse attività sia terapeutiche che di autogestione.
Il momento centrale del percorso è quel momento in cui le osservazioni delle fasi precedenti portano alla individuazione e allo sviluppo del progetto terapeutico-riabilitativo personalizzato, che sarà modulato e mediato in relazione alle risposte del paziente e alle risorse esterne che sarà possibile attivare. In questa fase diventa centrale la partecipazione attiva del paziente alla costruzione del progetto. L'ospite comincia gradualmente ad assumersi i primi compiti, le prime piccole responsabilità, comincia le prime attività formative e lavorative, partecipa con maggiore continuità agli spazi terapeutici ed espressivi, etc.
In questa fase l'ospite impara a leggere i fatti quotidiani, le relazioni e i conseguenti movimenti affettivi ed emotivi, sperimentandosi continuamente nei rapporti interni ed esterni alla Comunità, ed imparando anche a rileggere le relazioni familiari alla luce di una nuove ottica.
Il momento successivo, quello della preparazione all'uscita e al "dopo", è sicuramente il momento più delicato e impegnativo del percorso. La Comunità si propone come istanza di mediazione e di emancipazione che pensa e progetta fin dall'inizio il "dopo" del paziente curandone tutti i momenti di transizione attraverso l'attivazione e l'ottimizzazione dei rapporti di collaborazione con le altre realtà sociali e istituzionali.
Va fatta un'attenta e realistica valutazione, insieme al paziente, del suo percorso di crescita prendendo in considerazione sia le acquisizioni relative al mondo interno e relazionale, sia le sue capacità di muoversi come persona adulta nel mondo sociale.
Anche in questa fase, la Comunità, oltre ad accompagnare l'ospite verso la sua nuova collocazione esistenziale, rimane a sua disposizione per tutto il periodo successivo evitando separazioni troppo brusche o modalità abbandoniche.
Sono previsti a questo proposito incontri periodici per esaminare le questioni inerenti il processo di restituzione sociale.