L'intervento psichiatrico all'interno della comunità "Passaggi" costituisce un momento terapeutico fondamentale e strutturato che, seppur con la sua specificità, si articola con il resto degli interventi terapeutici e riabilitativi. Il modello di riferimento che ne definisce le coordinate è di tipo psicodinamico, e tende a leggere i diversi quadri psicopatologici come formazioni di compromesso, polivalenti e sovradeterminate.
Espressioni, spesso drammatiche e disfunzionali, con cui ogni paziente cerca di esprimere da un lato una difesa rispetto a sofferenze più profonde e dall'altro un grido d'aiuto in un linguaggio spesso oscuro, quello del sintomo, che richiede un continuo sforzo di lettura all'interno della relazione terapeutica.
Da un punto di vista fenomenologico, altro riferimento fondativo essenziale del nostro approccio psichiatrico, il sintomo viene invece letto sempre come espressione significativa ma non esclusiva di un "tutto", di uno sfondo, di un "mondo", quello del paziente, che lo rende significativo e con il quale dobbiamo provare a confrontarci. Quello psichiatrico diventa quindi un intervento, che pur utilizzando strumenti classici e di riconosciuta validità, riconosce nell'empatia un approccio indispensabile per entrare in contatto non con il sintomo ma con il "mondo" e le storie dei diversi pazienti/ospiti.